Gas
La bolletta del gas che paghiamo è la somma di varie componenti di cui il costo
del gas vero e proprio (la materia prima) rappresenta solo una parte ed è l’unica
tra l’altro su cui possono competere i fornitori del mercato.
Servizi di rete ed oneri generali sono definiti dall’ARERA (autority del settore)
e tutti li paghiamo in ugual misura (a parità di tipologia di contatore installato),
indistintamente da quale fornitore abbiamo scelto.
Le varie voci che compongono la fattura possono in realtà essere raggruppate
in 2 tipologie di costi diversi:
Sono i costi che si pagano mensilmente, indipendentemente dal consumo.
Sono presenti nelle seguenti sezioni della fattura: nella spesa per la materia
(la QVD fissa, Quota di vendita al dettaglio), nella spesa di trasporto e negli oneri
di sistema.
Tali costi, presenti in tutte le 4 sezioni della bolletta, sono legati ai consumi
e dipendono esclusivamente da quanti m3 di gas abbiamo prelevato nell’arco
di un mese.
Nelle sezioni trasporto, oneri di sistema ed imposte questi valori differiscono però in maniera consistente a seconda dello scaglione di consumo annuo in cui il cliente si trova nel mese di fatturazione.
L’esempio a fianco raffigura una simulazione di un cliente, con un contatore gas G10 di potenza, in due diverse situazioni: un mese in cui il cliente ha consumato 1.000 mc ed ha pagato € 238 di costi variabili ed un mese in cui ha consumato 100 mc ed ha pagato € 24 di costi variabili.
In entrambi i casi il cliente pagherà un costo fisso di € 38
Ne consegue che volendo calcolare un costo medio a mc, otterremo due risultati molto diversi tra loro: dividendo il totale della bolletta con maggiore consumo per i mc consumati avrò un costo medio di 0,28 €/mc, mentre nell’altro caso avrò un costo di 0,62 €/mc (+ del doppio!).
Ogni cliente non consuma mai la stessa quantità di gas nell’arco dei mesi, ma paga sempre gli stessi costi fissi, che però incideranno diversamente sul suo consumo.
Ecco perché dividendo il totale della nostra bolletta per i mc consumati otterremo ogni mese un prezzo medio diverso; il principio è: più consumiamo nell’arco di un mese minore sarà il prezzo medio!
In conclusione, quello che conta è pagare l’energia (la materia prima) al prezzo più basso del mercato. Gli altri costi sono definiti dall’Arera e vengono applicati nella stessa misura da tutti i fornitori.